SUPER SPORT MONTLHERY

SUPER SPORT MONTLHERY

1950

La Storia

La prima Casa costruttrice di scooter a entrare a pieno diritto nell’albo dei Record fu l’Innocenti, che conquistò con la Lambretta i primi record l’11 febbraio 1949 sull’autostrada Roma-Ostia, e il mese successivo primeggiò a Montlhéry. L’Innocenti aveva già platealmente sfidato Piaggio il 1  novembre 1948, vincendo la prima gara nazionale per motoscooter al “Circuito di Genova”. La risposta da Pontedera, tuttavia, non si fece attendere: il 9 gennaio, alla “Coppa Sasillo” di Napoli, lo schieramento Innocenti venne messo  tacere dalla vittoria del pilota Dino Mazzoncini. Per Piaggio diventava prioritario difendere il  prestigio del marchio già conquistatore nei cieli, prima della guerra, di ben 21 Record internazionali. Il Reparto Sperimentale si gettò così a capofitto a sviluppare il motore vincente, che avrebbe visto la luce nell’estate 1949, quando fu messo a punto il primo motore a quattro marce e luci incrociate. Montato su una macchina sperimentale, provata il 29 agosto sull’Autodromo di Monza da Dino Mazzoncini, Otello Spadoni e Antonio Castiglioni, il motore permise ai piloti di concludere il giro della pista (all’epoca lunga 6,3 km) in tre minuti e pochi secondi: il propulsore era già capace di spingere la macchina oltre i 120 Km/h. A fine anno il Reparto Sperimentale approntò così tre macchine “carenate” costruite interamente in duralluminio che, pur imponenti, erano caratterizzate da un peso complessivo di soli 68 kg. Il telaio, per resistere meglio ai forti carichi torsionali – conseguenza della maggior potenza generata dal  motore – era ottenuto in lastre di duralluminio e le giunture furono realizzate attraverso l’utilizzo di ribattini: un sistema di unione che a differenza della saldatura non avrebbe pregiudicato la resistenza del materiale. Si trattava di tecniche già ampiamente usate in precedenza da Piaggio in campo aeronautico, soprattutto nella costruzione del glorioso quadrimotore P108 (1940-1943). Furono nel contempo realizzati i primi cinque motori del tipo MM (Motore Montlhéry), pensati e sviluppati per tentare i record nella pista francese. Il motore, con cilindrata 125 cc, grazie a un diagramma delle luci ottimale e a un performante carburatore Dell’Orto SS I 31, permise a Piaggio di passare in un balzo dagli 8 ai quasi 11 cv. Dopo una prima ricognizione della pista ai primi di marzo, la squadra di tecnici e piloti ripartì dopo pochi giorni per Montlhéry, portando con sé tre macchine. La mattina del 24 marzo le tre Super Sport “Carenate” furono provate in pista dai piloti Mazzoncini, Castiglioni e Spadoni, con l’intento di prendere confidenza con il circuito. Poco dopo mezzogiorno Otello Spadoni, che per primo forzò l’andatura, rotolò a terra a più di 135 Km/h, trasformando la macchina in un groviglio. Ricoverato all’ospedale, fu sostituito da Bruno Romano, chiamato dal direttore sportivo Carlo Carbonero. L’incidente non scalfì la determinazione degli intrepidi Mazzoncini e Castiglioni, che con una delle due macchine rimaste – quella attualmente esposta al Museo Piaggio – diedero il via al tentativo di record vero e proprio. I due piloti si alternarono per due ore alla guida del lucente bolide, superando con margine notevole i precedenti sei primati conquistati nello stesso lasso di tempo dall’Innocenti. Salì poi una leggera brezza assolutamente insuperabile per una macchina “carenata”, suscettibile anche alla più leggera spinta laterale generata dal vento. La situazione migliorò solo il 6 aprile, quando nel frattempo era giunto dall’Italia anche Bruno Romano. I piloti iniziarono ad aggrappare saldamente le mani al manubrio alle ore 15 e 11. Il vento, il buio, il nervosismo, i cambi affrettati si alternarono per dieci ore ma non impedirono ai tre alfieri di segnare a ogni giro, giorno e notte, medie comprese tra i 130 e i 134 Km/h, consentendo a Piaggio di conseguire altri undici record, facendo salire il numero dei suoi primati internazionali a diciassette.

Le Caratteristiche

Motore Monocilindrico a due tempi

Alesaggio 53 mm

Corsa 125 cc

Velocità massima media/ average 136,920 km/h

Sospensioni anteriore a molla elicoidale ed ammortizzatore a compasso registrabile, posteriore con tampone in gomma e ammortizzatore a compasso registrabile

Freni a tamburo

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