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La Storia
Uno degli obiettivi della Gilera è la conquista del record di velocità. A questo scopo viene utilizzata almeno una delle sei Rondine nate alla C.N.A. e trasferite alla Gilera nel 1936. Il veicolo, sviluppato nella galleria del vento della Caproni, viene dotato di carenatura integrale con una grande pinna stabilizzatrice e un telaio appositamente costruito. La moto ha inoltre il motore potenziato, il telaio allungato e le ruote modificate, e i pistoni adatti alla alimentazione ad alcool. Si tenta prima il record sulle medie distanze, poi le distanze più brevi e il Km e il miglio lanciato. E’ Taruffi il 29 aprile a guidare la moto sulla Bergamo-Brescia. Sono battuti tutti i record precedenti di una decina di chilometri orari. Il 2 ottobre dello stesso anno, sullo stesso tratto stradale, Taruffi conquista anche i record sui 5 km, 5 miglia, 10 km, 10 miglia, già detenuti da Henne (BMW) e Handley (F.N.), con una media di 274,933 km/h sui 5 km. Il record raggiunto è valevole anche per le classi 750 e 1000. Il 13 dello stesso mese viene battuto anche il record sul miglio con partenza lanciata (272,064 km/h di velocità, con un passaggio di addirittura 272,324 km/h di media) e quello con partenza da fermo. Il record assoluto arriva il 21 ottobre 1937, tra il km 80 ed 82 della Bergamo-Brescia. Piero Taruffi raggiunge la media 274,181. Resta un solo rammarico: essendo di soli 45 millesimi di secondo superiore a quello di Fernihough (Brough Superior) è valevole per le classi 500 e 750 ma non per la 1000. Nel 1939 Taruffi migliora ancora i record sulle medie distanze, superando i 205 km/h nel primato dell’ora.
Le Caratteristiche
Motore quattro cilindri a quattro tempi, rapporto di compressione 7,2-7,5:1
Cilindrata 492,962 cc
Velocità massima 274,181 Km/h
Sospensioni anteriore a parallelogramma in lamiera stampata; posteriore a forcellone oscillante con molle orizzontali
Ruote modificate rispetto alla 500 Rondine da Circuito