La Storia
Verso la metà degli anni Sessanta in Italia si registra un brusco calo nelle vendite dei motoveicoli. Per la Piaggio, i danni vengono limitati dal successo immediato della nuova Vespa 50, soprattutto presso i giovanissimi. La cilindrata e la potenza di soli 1.5 cv le aprono infatti il mercato dei quattordicenni, che possono guidarla senza targa e senza patente. Prodotta in colori vivaci, la Vespa 50 è accompagnata da una campagna pubblicitaria rivolta ai giovani, con lo slogan Giovane, moderna e… senza documenti. Testimonial d’eccellenza è l’idolo dei teenagers, Gianni Morandi, protagonista del carosello del 1966.
La scocca più piccola e il peso ridotto la rendono gradita anche al pubblico femminile, che desidera emancipazione e libertà. È caratterizzata dai cofani laterali integrati nella scocca anziché riportati all’esterno, dal cambio a tre marce e dal fanale rotondo. Il contachilometri è fornito come accessorio e viene montato al centro del manubrio in una sede protetta da un tappo di gomma.
Si tratta dell’ultimo progetto di scooter firmato da Corradino d’Ascanio ed è una pietra miliare nella storia di Vespa e del suo successo tra i giovanissimi. Fin dal suo esordio, infatti, “il Vespino” (come fu ribattezzato in virtù delle sue ridotte dimensioni) incontrò il favore del pubblico, come testimoniano i numeri altissimi di prenotazioni presso le concessionarie Piaggio.
Le Caratteristiche
Motore
monocilindrico a due tempi
Alesaggio
38 mm
Corsa
43 mm
Cilindrata
49 cc
Velocità massima
40 Km/h
Sospensioni
anteriore ad elementi in gomma; posteriore a molla elicoidale ed ammortizzatore idraulico
Freni
a tamburo