La Storia
La Vespa mod. 53 si distingueva in modo lampante dalla produzione precedente per la vernice grigio pastello, una tinta simile a quella già utilizzata in fabbrica nei primi esemplari del 1946. Per garantire una miglior visibilità, nel nuovo modello il faro fu maggiorato a 105 mm, mentre il cofano motore assunse uno sviluppo esteso e continuo, interrotto solo dalla persiana di presa d’aria. Per un miglioramento estetico parte dei comandi passarono all’interno del manubrio e, per una maggior autonomia, il serbatoio fu reso più capiente .
La modifica che sfugge invece a colpo d’occhio, e che in realtà rappresenta l’innovazione più sostanziale, riguarda il motore, che diventò in questo modello – per la prima volta nella produzione in larga scala – a lavaggio a luci incrociate. Un motore battezzato dai tecnici Piaggio M1, sigla che avrebbe identificato in seguito il prefisso del motore e del telaio (VM1) del modello nascente. Nato per coincidenze fortuite, la sua sperimentazione, che risaliva a due anni prima, iniziò infatti quando il Reparto Sperimentale, cercando di sviluppare un motore più performante per la Vespa Sport, realizzò il prototipo di un cilindro a due travasi con luci incrociate ma disassate, dando origine a un propulsore che nelle prove si dimostrò capace di incrementare la potenza di un solo cv (quindi inadatto alla Sport), ma che evidenziò subito un certo abbattimento dei consumi, aspetto fondamentale per una macchina di serie. Il motore, definito anche tipo “quadro” per l’adozione di corsa e alesaggio uguali (pari a 54 mm), era anche dotato di un albero con spalle a volano in grado di ridurre il volume del carter pompa e di migliorare quindi il rendimento volumetrico. La frizione fu irrobustita mediante l’introduzione di un doppio disco e fu anche migliorato il circuito di raffreddamento per garantire una tenuta del motore anche nelle peggiori condizioni di marcia.
Il 1953 fu un anno importante per la Piaggio: nel mese di ottobre fu infatti festeggiata la costruzione della cinquecentomillesima Vespa, un traguardo festeggiato in Stabilimento alla presenza di autorità e delegazioni straniere, provenienti da mezzo mondo.
L’esemplare esposto al Museo Piaggio è uno dei veicoli sperimentali costruiti nell’estate del 1952 ampiamente testati dai collaudatori sulle strade d’Italia prima della messa in serie definitiva del modello, avviata nel mese di novembre.
Le Caratteristiche
Scocca
autoportante in lamiera d'acciaio
Motore
monocilindrico a due tempi a due travasi e luci incrociate
Alesaggio
54 mm
Corsa
54 mm
Cilindrata
123,67 cc
Velocità massima
75 Km/h
Sospensioni
con molla elicoidale a flessibilità variabile per la ruota anteriore, con molla elicoidale e ammortizzatore idraulico per la ruota posteriore.
Freni
a espansione